Comune di Muzzano

Il laghetto di Muzzano (22 ettari) fu acquistato da Pro Natura Svizzera nel 1945 e la proprietà fu estesa nel corso degli anni a numerose particelle situate lungo le sue rive.

Il motivo che spinse Pro Natura all'acquisto non sussiste purtroppo più: una varietà della Castagna d'acqua, unica al mondo (da cui il suo nome di Trapa natans var. muzzanensis) infatti è scomparsa alla fine degli anni '60. Il lago però, un raro esempio di laghetto glaciale nella fascia collinare, come pure le sue rive, rimaste inedificate, sono ancor oggi pregiate e offrono a pochi passi dal centro urbano di Lugano la possibilità di tuffarsi nella natura.

Sull'emissario del Laghetto, Pro Natura possiede una casa ("Casa del Pescatore") che, rinnovata in Aula sull'acqua nel corso del 2003, offre ai giovani di Pro Natura, agli scolari e alle guardie della natura del cantone un luogo d'incontro e di stretto contatto con la natura. Pro Natura partecipa inoltre sia fattivamente che finanziariamente alla messa in atto dei provvedimenti di protezione e gestione.

Il laghetto di Muzzano è situato in zona collinare, ad un'altitudine di 337 metri sul livello del mare, a pochi passi dal centro di Lugano. Di dimensioni relativamente modeste, misura 780 m di lunghezza e 337 di larghezza al massimo. La superficie totale ammonta a poco più di 200'000 m2, il volume d'acqua complessivo a circa 600'000 m3.


Il lago deve la sua origine all'azione dei ghiacciai. La sua ubicazione coincide con il luogo dove si riunirono un braccio del ghiacciaio del Ticino ed uno del ghiacciaio dell'Adda. La depressione originata dall'azione erosiva dei ghiacciai, al loro ritiro, si riempì d'acqua, la cui profondità media è oggi di 2,95 m e quella massima di 3,35.


Negli ultimi decenni vi è stata una diminuzione e banalizzazione delle specie presenti nella riserva. Questo fenomeno è particolarmente acuto per gruppi sensibili, dipendenti dall'acqua per svolgere il loro ciclo vitale come gli anfibi, le libellule o le piante acquatiche. La tendenza negativa è indice di un degrado generale degli ambienti come la riduzione del canneto o l'eccessivo inquinamento delle acque. A dispetto del suo degrado il laghetto è ancora oggi ricco in contenuti naturalistici, soprattutto l'avifauna vi trova un habitat ideale per nidificare e cibarsi.

Per mantenere e favorire i contenuti naturali pregiati ancora presenti nella riserva e per contrastare il degrado è stato realizzato un intenso programma di opere di rinaturazione e gestione naturalistica, che non ha tardato a dare i suoi frutti. Il ripristino di una buona qualità delle acque per garantire la viabilità futura dell'ecosistema richiede invecie la realizzazione di numerosi interventi puntuali nelle canalizzazioni di tutto il bacino imbrifero del lago.

Immagini storiche
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